Ogni anno, oltre due milioni di persone visitano il Museum of Modern Art di New York, noto ai più come MoMA, e non c’è da stupirsi. È stato il primo museo della città interamente dedicato all’arte moderna e oggi ospita capolavori firmati da grandi maestri del calibro di Picasso, Matisse e Van Gogh. Il celebre giardino delle sculture, progettato dall’architetto Philip Johnson, è un’attrazione a sé.
Nel 2019 il MoMA ha riaperto al pubblico dopo una massiccia opera di espansione realizzata dallo studio Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Gensler. Con l’ampliamento sono stati aggiunti oltre 4.000 metri quadri di nuove gallerie, aumentando di un terzo lo spazio espositivo rispetto al progetto originale degli anni Trenta.
📢 E c’è di più. I pass di Go City® comprendono anche l’accesso al MoMA PS1, nel Queens, dedicato esclusivamente all’arte contemporanea.
Il MoMA continua a crescere e ad affermarsi come una delle istituzioni culturali più influenti al mondo. Eppure, anche se magari ci sei già stato, potresti non conoscere alcune delle sue vicissitudini più curiose. Abbiamo fatto qualche ricerca e ne abbiamo scovate una decina, tra colpi di scena, fondatori visionari e persino un Oscar.
👩🎨Il MoMA fu fondato da tre donnini
👩🎨Il MoMA fu fondato da tre donnini
Oggi è uno dei musei più importanti di New York, il primo della città interamente dedicato all’arte moderna. Ma forse non tutti sanno che il MoMA non fu fondato da collezionisti miliardari o grandi nomi dell’alta finanza, come accadde per esempio per il Metropolitan Museum, bensì da tre donne visionarie, Abby Aldrich Rockefeller, Lillie P. Bliss e Mary Quinn Sullivan.
Fu durante un pranzo nel 1928 che le tre decisero di dare vita a un museo ispirato ai modelli europei, come il Musée du Luxembourg di Parigi, per promuovere l’arte moderna in America. Meno di un anno dopo, il MoMA apriva i battenti al dodicesimo piano di un palazzo sulla Fifth Avenue.
Senza un fondo per acquisire opere, il museo si affidò fin da subito a donazioni. Le prime otto opere furono offerte da Paul J. Sachs. Alla scomparsa di Lillie P. Bliss, il museo ricevette in eredità la sua collezione di opere post-impressioniste, molte delle quali sono esposte tuttora.
💸 Alcuni capolavori del MoMA sono stati acquistati vendendone altri
💸 Alcuni capolavori del MoMA sono stati acquistati vendendone altri
Come accennato, quando Lillie P. Bliss, una delle tre fondatrici del MoMA, venne a mancare nel 1931, lasciò al museo la sua collezione di dipinti, disegni e stampe di artisti del calibro di Degas, Renoir, Cézanne e Seurat. Ma il vero colpo di genio fu nel suo testamento. Bliss stabilì che parte della sua collezione potesse essere venduta per permettere al museo di acquistare nuove opere d’arte moderna. Grazie a questa clausola, il MoMA riuscì a comprare alcuni dei suoi pezzi più iconici. Tra questi, Les Demoiselles d’Avignon di Picasso, acquistato con i proventi della vendita di un Degas, e La Notte Stellata di Van Gogh, entrata nella collezione grazie alla cessione di altre opere.
🏛️Il MoMA sorge dove un tempo abitavano i Rockefeller
Parlavamo di donazioni, ecco, una delle donazioni più significative al MoMA non fu un’opera d’arte, ma un’intera palazzina. Sì, Abby Aldrich Rockefeller e il marito John D. Rockefeller Jr. offrirono al museo la loro residenza di sette piani sulla 53ª strada. L’edificio venne demolito per fare spazio all’iconico giardino delle sculture, poi intitolato proprio ad Abby.
Entrambi erano collezionisti e mecenati, ma con gusti praticamente opposti. John prediligeva l’arte classica, mentre Abby amava l’arte contemporanea. Si dice che, una volta cresciuti i figli, Abby trasformò le stanze al settimo piano in una sua galleria personale.
Proprio di fronte al museo, al civico 13-15 di West 54th Street, si trova ancora un'altra storica dimora dei Rockefeller. Il palazzo, progettato dallo stesso architetto del Dakota Building e del Plaza Hotel, oggi ospita un celebre ristorante di cucina italiana chiamato Il Gattopardo.
🎨 Il MoMA ospitò la prima mostra di Matisse negli USA
Nel 1931 il MoMA allestì la prima mostra personale dedicata a Henri Matisse negli Stati Uniti, nonché la prima esposizione monografica nella storia del museo. Oltre 130 opere, tra dipinti, sculture, acquerelli, disegni e stampe, offrirono ai visitatori newyorkesi un primo, folgorante incontro con il génie français. Matisse non poté partecipare all’inaugurazione ma inviò una missiva al direttore del museo, Alfred H. Barr Jr., per complimentarsi per l’installation parfaite. Oggi, il MoMA vanta una delle raccolte più complete al mondo dedicate a Matisse e una delle opere esposte in quella storica mostra del 1931 è ancora visibile. Si tratta di The Moroccans, che ti attende nella Galleria 506.
🐕🦺 Il MoMA aveva un simpatico cane da guardia
Nel 1932 dopo il trasferimento nell’attuale sede sulla 53ª strada il MoMA accolse un nuovo custode, Don, un pastore tedesco donato da Vanity Fair dopo un clamoroso furto al Brooklyn Museum. Unico cane da guardia in un museo newyorkese, Don vigilava di notte e durante il giorno si rilassava nel cortile interno o prendeva beatamente il sole in terrazza. In meno di un anno divenne così affettuoso con i visitatori da dover essere riaddestrato per tornare a diffidare dei manigoldi e fare il suo dovere.
🏢 Al MoMA è esposta una parte della facciata delle Nazioni Unite
🏢 Al MoMA è esposta una parte della facciata delle Nazioni Unite
Nella Galleria 417 si trova un frammento della facciata del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, progettato tra il 1947 e il 1952 da un’équipe di architetti di fama mondiale, tra cui Le Corbusier, Wallace K. Harrison, Max Abramovitz e Oscar Niemeyer. Donato al MoMA direttamente dalle Nazioni Unite, questo cimelio è uno dei primi esempi di facciata interamente in vetro mai realizzati.
🎟️Alcuni artisti famosi hanno lavorato al MoMA
Oggi le loro opere sono esposte nelle sale del museo, ma prima di diventare famosi, artisti come Robert Ryman, Sol LeWitt, Jeff Koons e Robert Mangold prestarono servigi al MoMA in ruoli ben più ordinari.
Nel 1960 Sol LeWitt lavorò alla cassa della libreria del museo. Fu proprio lì che conobbe altri artisti emergenti come Dan Flavin e Robert Ryman e la critica d'arte Lucy Lippard. Anni dopo avrebbe raccontato che quell’esperienza fu decisiva per la sua carriera, lodando la scelta del museo di assumere giovani artisti anche per ruoli secondari.
Jeff Koons, invece, arrivò a New York nel 1977 dopo aver ascoltato alla radio Horses di Patti Smith e aver deciso di far parte della scena culturale della città. Il suo primo lavoro fu proprio al MoMA, allo sportello abbonamenti, dove sfoggiava camicie a pois, eccentrici papillon e talvolta persino fiori gonfiabili. A suo dire, durante il suo servizio allo sportello gli abbonamenti al museo raddoppiarono! Lavorarono alle dipendenze del MoMA anche l’attrice Kathy Bates e il poeta e critico Frank O’Hara.
🌆 C’è una scultura on the roof
🌆 C’è una scultura on the roof
Durante la visita del giardino delle sculture del MoMA molti dimenticano di alzare lo sguardo verso il tetto, dove si trova Water Tower, una creazione dell’artista britannica Rachel Whiteread. Realizzata nel 1998 e installata originariamente su un palazzo di SoHo, è una replica in resina trasparente di una vecchia torre d’acqua in legno di cedro.
🔥 Un incendio distrusse le Ninfee di Monet
Nel 1958 un incendio scoppiato durante l’installazione di un condizionatore distrusse una delle Ninfee di Monet lunga oltre 5 metri. L’opera attualmente esposta appartiene alla stessa serie ed è stata selezionata per sostituire la tela distrutta.
🏆 Il MoMA vinse l’Oscar nel 1979
🏆 Il MoMA vinse l’Oscar nel 1979
Nel 1979 il MoMA ricevette un premio Oscar durante la 51ª cerimonia degli Academy Awards di Los Angeles per aver promosso il cinema come forma d’arte. Oggi la collezione cinematografica del museo conta la bellezza di 30.000 film e un milione e mezzo di fotogrammi d’epoca.
🗽Visita il MoMA con Go City®
🗽Visita il MoMA con Go City®
Quando si visita la Grande Mela, Go City® è la scelta migliore in termini di flessibilità, comodità e risparmio di tempo e denaro. Puoi includere nel pass digitale l’accesso al MoMA, al Guggenheim Museum, all’Empire State Building e tante altre iconiche attrazioni newyorkesi a un prezzo vantaggioso. Inoltre, non ti dovrai preoccupare di dover acquistare di volta in volta i singoli biglietti. Clicca qui sotto per saperne di più e richiedi il tuo pass!
🔥Attrazioni incluse🔥 🌏Come funziona🌏 ✈️Acquista il tuo pass✈️