La regina del ghiaccio, Stoccolma, capitale del Regno di Svezia, è una città fascinosa, smart e a misura d’uomo che, anche solo per una toccata e fuga di poche ore, saprà stupirti con il suo charme nordico, la sua atmosfera fiabesca e quell’intrigante mix di grandeur, natura incontaminata, vitalità creativa ed eclettismo multiculturale.
Stoccolma custodisce uno scrigno di meraviglie e musei di fama mondiale che, con un po’ di organizzazione, si possono visitare e apprezzare anche in sole 48 ore. Abbiamo chiesto a veri locals di consigliarci cosa vedere in 2 giorni a Stoccolma, città dei Nobel e della diva Greta Garbo. Qui ne offriamo un sunto.
🏰1° giorno - Palazzo Reale, Museo Nobel, Cattedrale Storkyrkan, Nationalmuseum
Si parte dal pittoresco, vivace quartiere di Gamla Stan, tra i meglio conservati dell’intero panorama europeo. In questa piccola bomboniera di epoca medievale si trovano alcune delle principali attrazioni di Stoccolma, tra cui, in primis, il maestoso Kungliga Slottet, il più grande palazzo reale al mondo ancora utilizzato per il suo scopo originario. Con più di 600 stanze, fa concorrenza a Buckingham Palace e ospita al suo interno interessanti musei, tra cui quello della Livrustkammaren, l’Armeria Reale, dove alloggiano scintillanti armature, carrozze, oggetti machiavellici, costumi da cerimonia e armi di varia foggia.
Il dedalo di stradine scoscese sbocca sulla piazza più antica di Stoccolma, Stortorget, con i suoi fotogenici palazzi color cremisi e zafferano. Qui si trova il Museo Nobel, che ripercorre la storia di questo prestigiosissimo premio.
La prossima tappa è la magnifica Cattedrale Storkyrkan, mirabile esempio di gotico baltico squisitamente rimaneggiato in stile barocco italiano verso la metà del Settecento. Al suo interno potrai ammirare la scultura di San Giorgio e il Drago di Bernt Notke in legno di quercia e corno d'alce.
Un altro museo che merita una visita? Sicuramente il Nationalmuseum, che ha la particolarità di non esporre le opere per autore o in ordine cronologico come ci si aspetterebbe, ma in ordine tematico. Si tratta di una prospettiva innovativa, che pone a confronto artisti scandinavi ed europei di epoche diverse, tra cui Rembrandt, Manet, Goya e Francisco de Zurbarán, per citarne alcuni.
In alternativa, si può visitare la storica abbazia di Riddarholmen, uno dei più antichi luoghi di culto della città, dove giacciono le spoglie di tutti i più importanti sovrani della monarchia svedese.
Dopo una prelibata cenetta a base di salmone marinato, aringhe in salamoia, paté di cervo, stoccafisso, filetto di renna con salsa di mirtilli e le famose polpette köttbullar, può essere una buona idea trascorrere la serata allo storico casinò Cosmopol, nella zona di Norrmalm, raggiungibile a piedi in un quarto d’ora da Gamla Stan o, più comodamente, con i mezzi pubblici scendendo alla fermata T-Centralen, dove ammirare le ipnotiche volte con fiori stilizzati.
🚤2° giorno – Tour in barca, Djurgården, SkyView, Skogskyrkogården
La capitale svedese offre il suo spettacolo migliore se vista dall’acqua. Il secondo giorno di esplorazione inizia, quindi, di buon’ora con un tour in barca delle isole su cui sorge la città nel punto in cui il Mar Baltico incontra il Lago Mälaren.
Si approda all’estesa, verdeggiante isola di Djurgården, un tempo riserva di caccia del re e ora pressoché interamente occupata da musei. Si inizia dal celeberrimo Vasamuseet, dove potrai ammirare l'imponente galeone del XVII secolo che dà il nome al museo, tragicamente affondato durante il suo viaggio inaugurale. Si tratta di una delle più interessanti, famose e visitate attrazioni di tutta la Svezia.
A Stoccolma l’arte si apprezza anche en plein air. Nelle immediate vicinanze del Vasamuseet si trova Skansen, leggendario museo all'aperto inaugurato nel 1891, dove scoprire gli usi e costumi svedesi. Tra fedeli ricostruzioni di piccole fattorie, cottage dal tetto a spiovente, botteghe e figuranti in abiti d'epoca, potrai ripercorrere cinque secoli di storia della Svezia. Nell’annesso giardino zoologico, invece, potrai ammirare esemplari di fauna nordica non costretti in gabbie, tra cui orsi, lupi e linci, nonché animali esotici, come pappagalli e lemuri.
A Djurgården merita assolutamente una visita anche il Museo dei Vichinghi, dove potrai conoscere più da vicino questo popolo di esploratori, commercianti e guerrieri del Nord Europa, andando oltre le fantasiose leggende non sempre corrispondenti alla realtà. Potrai perfino trovarti a tu per tu con un vero vichingo, riprodotto con frammenti di DNA rinvenuti nelle scoperte archeologiche. Tanta roba.
Visiterai poi il Nordiska Museet, che ripercorre la storia del popolo svedese dal medioevo all'epoca contemporanea, e l’originale Spritmuseum, dedicato alla produzione e al consumo di bevande alcoliche.
Questa splendida giornata di esplorazione si conclude contemplando lo skyline della capitale svedese scalando uno dei versanti dell’Avicii Arena, una delle più grandi costruzioni emisferiche del mondo, a bordo di un ascensore trasparente. A 130 metri di altezza ti si parerà dinanzi un grandioso gioco di specchi in cui si alternano guglie, campanili, ponti, torri, canali ed enormi spazi verdi. Da lassù potrai apprezzare appieno la bellezza topografica e naturalistica di Stoccolma.
Già che sei arrivato fino a qui, nella parte meridionale della città, suggeriamo di allungare di un altro paio di chilometri e visitare Skogskyrkogården, letteralmente “cimitero del bosco”, talmente suggestivo da essere stato dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 1994. È qui che riposa Greta Garbo.
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Jessica è una copywriter freelance, molto mattiniera, un po’ stramba e oltremodo germofobica. Nel 2011 ha profeticamente lasciato un posto a tempo indeterminato per dedicarsi alla scrittura e, nel corso degli anni, ha avuto l’onore di collaborare con grandi nomi del calibro di Indeed, Furla, WeRoad, Berlitz, Grazia e MUSE Magazine. Si divide tra l’alto cremasco e le Alpi Orobiche e, quando non lavora, sicuramente la trovi che fa decluttering dell’armadio, si diletta ai fornelli o si inerpica ad alta quota con il suo beneamato loppide.