Barcellona a marzo

Cosa fare a Barcellona a marzo, quando l’inverno cede il passo alla primavera

Jessica Maggi

Un innato, spontaneo entusiasmo anima come un motore naturale lo spirito di Barcellona, capitale della comunidad autónoma de Catalunya e seconda città più popolata della Spagna dopo Madrid. E nel mese di marzo, quando l’inverno cede il passo alla primavera, la capitale catalana si anima di una travolgente carica di energia, che trova la sua massima espressione nel fitto calendario di ricorrenze che mescolano folklore e tradizione religiosa. Si pensi, per esempio, alla Festa di Sant Josep Oriol e alla bizzarra parata in maschera di Sant Medir. Qui di seguito, i nostri consigli su cosa fare a Barcellona a marzo, per un viaggio al top.

Assistere a ricorrenze che mescolano folklore, cultura locale e tradizione religiosa

Barcellona a marzo

Come accennato, Barcellona vanta un ricco calendario di feste, ricorrenze e manifestazioni culturali, che ben rappresentano l'energia e il brio dei locals.

Nella prima settimana di marzo si celebra la storica Festa de Sant Medir nel barrio di Gràcia, un ex borgo incorporato nella metropoli. La commemorazione è dedicata a San Medir, venerato come santo dalla iglesia católica per aver prestato aiuto a San Severo di Barcellona affinché riuscisse a sfuggire ai romani nel 303 d.C. In suo onore fu eretto l’eremo di Sant Medir sull’altopiano di Collserola, nella comarca del Valles Occidental.

La Festa de Sant Medir ha una doppia dimensione. Inizialmente parte una processione dal vivace quartiere di Gràcia alla volta del suggestivo eremo. Poi si tiene una sfilata popolare, in cui svariate, agguerrite colles, fazioni in català, si riversano nell’estesa ramificazione ortogonale di strade del quartiere a cavallo o a bordo di appositi carri, e si producono in un lancio forsennato di confetti e caramelle agli astanti. Insomma, una versione ipercalorica del Carnevale di Ivrea, con lancio di dolciumi invece di agrumi. Occhio alla glicemia!

La processione all'eremo di Sant Medir era solita partire da Sant Cugat del Vallès. Ma nel 1828, un fornaio di Gràcia, originario del piccolo comune catalano, indisse un corteo in segno di gratitudine per la sua prodigiosa guarigione, dando così il via alla consuetudine di svolgere una processione da Gràcia all'eremo di Collserola nella prima settimana di marzo. Nel tempo si formarono diverse colles che, al ritorno dalla processione, danno il via al bizzarro lancio di caramelle, tra festeggiamenti collettivi e performance di acrobati che rivisitano le danze locali.

Partecipare o assistere a questa zuccherosissima ricorrenza catalana sarà uno spasso e un modo unico per immergersi nella cultura locale.

Festa di Sant Josep Oriol

Barcellona a marzo

Ogni anno a metà marzo si celebra la Festa di Sant Josep Oriol, il patrono del quartiere di Ciutat Vella, molto venerato per la sua dedizione ai bisognosi. La commemorazione si tiene nelle piazze e calles che formano una cerchia intorno all’imponente Basílica de Santa María del Pi.

L’intera settimana è scandita da un fitto programma di eventi di cultura popolare e rievocazioni delle gesta di Sant Josep Oriol. La maggior parte degli eventi è dedicata ai Gegants del Pi, i cui primi riferimenti risalgono al Seicento. Altri momenti salienti di quest’accorata commemorazione sono:

  • sfilata notturna della Mulassa;
  • pittoresca parata degli Oriol;
  • incontro dei cosiddetti testoni e bestiari;
  • giornata dei castellers.

In occasione del tuo prossimo city break a Barcellona a marzo non mancare di partecipare a questa festa molto sentita da los barceloneses, che si celebra annualmente dagli anni Novanta.

Visitare i pittoreschi mercati alimentari del capoluogo catalano

Barcellona a marzo

A Barcellona a marzo non può mancare una visita degli storici mercati coperti, dove fare comunella con la gente del posto, immergersi nella vita quotidiana barcellonese e assaporare la freschezza dei prodotti storicamente legati alla produzione alimentare mediterranea, come olive, pomodori, peperoni, zucchine, gamberi, polpo e calamari.

A breve distanza da Laietana, nel barrio della Ribera, sorge lo storico Mercat de Santa Caterina, il più antico di Barna, caratterizzato da uno scenografico tetto a onde e un mosaico composto da centinaia di piastrelle variopinte.

Nel cuore della Rambla, il lungo viale alberato che fende la ciudad, avrai l'opportunità di scoprire il volto più autentico di Barcellona al Mercat de Sant Josep de la Boqueria, sempre una tappa cool. Oltrepassa l’iconico portico d'ingresso in stile modernista e passeggia tra le tante bancarelle multicolor che animano questo straordinario universo di sapori e aromi. E non mancare di assaggiare le squisitezze gastronomiche locali, tra tapas, paella e bacalao a la catalana.

Fare il pieno di arte e cultura senza doversi fare largo a gomitate tra la folla

Barcellona a marzo

Di tesori culturali e preziosi scrigni d’arte a Barcellona c’è letteralmente l’imbarazzo della scelta e, a marzo, potrai dedicarti alla visita di tutto ciò che ti appassiona senza rischiare di entrare nei selfie di qualcun altro. Marzo è un mese di bassa stagione, in cui il capoluogo catalano di certo non è affollato di turisti come in piena estate. Ce n’è letteralmente per tutti i gusti.

Museu d'Història de Catalunya

Ad appassionati e studenti di storia suggeriamo di visitare il Museu d'Història de Catalunya, dedicato, per l’appunto, alla storia della Catalogna. Ospitato nell’imponente Palau de Mar a Barceloneta, nei pressi di Port Vell, il museo espone una vasta collezione di manufatti, documenti storici e pregiate testimonianze che raccontano gli eventi chiave della storia catalana dalla preistoria ai giorni nostri. Installazioni interattive e proiezioni multimediali offrono un'esperienza immersiva e coinvolgente ai visitatori di ogni età.

Museo Egizio di Barcellona

Gli aspiranti egittologi e archeologi saranno lieti di visitare il Museo Egizio di Barcellona, tra i più completi istituti museali in Europa dedicati alle antiche civiltà egiziane. Qui sono esposti sarcofagi, reperti funerari e bare riccamente decorate, oltre a una vasta collezione di manufatti antichi, gioielli e utensili in terracotta di vario genere. Potrai comodamente accedere sia alle esposizioni permanenti che temporanee.

CosmoCaixa

Ai futuri scienziati suggeriamo di visitare CosmoCaixa, un’istituzione museale dedicata alla scienza, in una posizione leggermente defilata rispetto al centro storico. Qui potrai intraprendere interessantissimi percorsi interattivi che spiegano l’origine del cosmo, ammirare fedeli ricostruzioni di ecosistemi naturali e visitare gli spazi dedicati all’evoluzione della specie.

Museo de las Ilusiones e Big Fun Museum

Barcellona a marzo

Al Museo de las Ilusiones e nel Big Fun Museum, unici nel loro genere in Europa, potrai camminare sul soffitto e viaggiare nel tempo. Giuro. E potrai anche tuffarti in enormi vasche di palline colorate ed esplorare nuovi mondi. Arte, divertimento e multimedialità si coniugano in questi 2.500 metri quadri di paradossi visivi, proiezioni prospettiche, labirinti, installazioni 3D e illusioni ottiche.

Museu de la Música

Gli appassionati di musica con il ritmo nel sangue potranno visitare il Museu de la Música, presso l'Auditori de Barcelona, nel quartiere di Fort Pienc. Il museo ospita una vasta collezione di strumenti musicali antichi appartenenti a diverse culture e allestisce esposizioni tematiche con focus su specifici generi, artisti o epoche musicali. Avrai l’onore di rivivere la storia e l'evoluzione della musica.

Museu de Cera

C’è poi il Museu de Cera di Barcellona, ospitato in un grandioso edificio neoclassico alla fine della Rambla. Qui c’è da divertirsi. Potrai fare un selfie con Don Quijote de la Mancha, Pablo Picasso o Jack Sparrow. O, se preferisci, con Chewbecca, Einstein, Messi e i protagonisti della serie televisiva spagnola La casa di carta. La stravagante collezione comprende centinaia di riproduzioni in cera di star del cinema, celebrity e supereroi distribuite in una trentina di spazi interattivi.

Hotspot artistici a Barcellona

Barcellona a marzo

Barcellona è l’empireo degli appassionati di arte moderna e contemporanea. Qui c’è il Museo Moco, nel quartiere di El Raval, che espone un’ampia, suggestiva collezione di opere dei più noti esponenti dell’arte moderna, da Andy Warhol a Keith Haring, nonché di artisti emergenti.

Il Museu d'Art Contemporani de Barcelona (MACBA), anch’esso nel barrio di El Raval, è un’autorevole istituzione culturale catalana, con una superficie di 3.000 metri quadri in cui sono esposte migliaia di creazioni dedicate all’universo enigmatico della contemporary art, tra cui Il Grande Vetro del genio creativo di Marcel Duchamp e Big Dada del pluripremiato scultore spagnolo Eduardo Chillida.

Merita una visita anche il Museu Europeu d'Art Modern (MEAM), dedicato all'arte figurativa contemporanea, con focus sulle correnti artistiche che rappresentano la figura umana. Degna cornice della collezione di enigmatiche opere e installazioni contemporanee è un maestoso palazzo settecentesco, noto come Palau Gomis.

Trai il massimo dal tuo viaggio a Barcellona con i pass di Go City

Go City è la scelta migliore in termini di flessibilità e risparmio quando si visita Barcellona a marzo. Avrai accesso alle principali attrazioni del capoluogo catalano e potrai partecipare a una vasta gamma di attività interessanti ottenendo un inestimabile risparmio in termini di tempo, denaro ed energie rispetto all’acquisto di volta in volta dei singoli biglietti d’ingresso.

Jessica Maggi

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Cosa fare a Barcellona quando piove
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Cosa fare a Barcellona quando piove: programma di viaggio a prova di inclemencias meteorológicas

Barcellona gode di almeno 2500 ore di irraggiamento solare all'anno. Tanta roba. Le probabilità di trovare pioggia sono realisticamente piuttosto basse, soprattutto nei mesi estivi e primaverili. Ma se per la legge dei grandi numeri dovesse capitare che il cielo si rannuvoli, no hay problema! A Barcellona, la spumeggiante capitale della comunidad autónoma de Catalunya, arte, cultura e divertimento non si fermano mai, neanche quando si aprono le cateratte del cielo. Il sole non è una conditio sine qua non per divertirsi a Barcellona. Non lasciare, quindi, che un raro giorno di pioggia rovini le tue tanto sospirate vacanze barcellonesi. Dalle visite ai migliori musei della ciudad a deliziosi assaggi di jamón ibérico nei mercati alimentari coperti, ti illustriamo cosa fare a Barcellona quando piove per trascorrere un soggiorno piacevole anche in caso di bollettino meteorologico avverso. Esplorare gli interni dei capolavori di Gaudí Barcellona non sarebbe la stessa senza le meraviglie architettoniche di Gaudí, padre fondatore del modernismo catalano. La ciudad è costellata di architetture straordinarie progettate da artisti di grido, ma quelle plasmate dal genio creativo di Antoni Gaudí, padre di un’arte edificatoria che non segue la geometria euclidea, hanno un quid in più. Le sognanti opere gaudiane sembrano essere create nello stesso modo in cui la natura crea gli alberi, le formazioni rocciose, i tramonti e i corpi umani. Non accontentarti di ammirare dall’esterno le guglie antropomorfiche e le creazioni che ammantano le facciate. Approfitta di un giorno di pioggia per visitare approfonditamente anche gli spazi interni. Addentrati in un mondo popolato da complessi pomelli di balaustre avvitati su se stessi, riflessi di maioliche colorate e tanto altro. Con una visita guidata della Sagrada Família, straordinario capolavoro incompiuto del celebre architetto catalano, un esperto d'arte ti illustrerà dettagliatamente la storia e la simbologia di questo grande capolavoro modernista in costante divenire. Potrai aggirarti anche nei paesaggi marini che caratterizzano gli ambienti interni di Casa Batlló, elegantemente affacciata su Passeig de Gràcia, al numero 43. Si accede, innanzitutto, a un singolare patio dalle tonalità che spaziano seducentemente dall’ottanio al bianco. Si incontrano poi ambienti trasformati dal grande maestro catalano in vere e proprie opere d’arte, con pareti ondulate e linee di sensuale sinuosità, che creano un irresistibile leitmotiv tra ogni dettaglio, dalle scalinate alle vetrate e le maniglie delle porte. Altrettanto sorprendenti sia fuori che dentro sono Casa Milà, detta La Pedrera per la sua straordinaria facciata in pietra frastagliata che ricorda una cava, e Casa Vicens, una delle prime esuberanti commissioni indipendenti di Gaudí. Con la sua eclettica mescolanza di elementi gotici, mediterranei e neomudéjar, questo curioso villino rivestito di maioliche in ceramica compare quasi all'improvviso al numero 24 di Calle de Carolines, nel quartiere di Gràcia. Gaudí si occupò anche dell’arredamento degli interni, che meritano absolutamente una visita. Spiluccare squisitezze nei mercati alimentari coperti di Barcellona Una visita al Mercat de la Boqueria, fondato nel 1836, è un tête-à-tête con la cultura popolare catalana. Diventato a buon diritto una meta turistica, si tratta di un mercato coperto sempre brulicante di buongustai e gastrónomos. In effetti è molto più di un semplice mercato alimentare. La Boqueria è un’istituzione a Barcellona, con centinaia di bancarelle multicolor, stand di street food, bevande à porter e prelibatezze gastronomiche locali. Meritano una visita anche il vivace Mercat di Santa Caterina, nella Ciutat Vella, ospitato in un ampio edificio in ferro battuto con pianta a croce greca, e il Mercat de El Born, a pochi passi dall’imponente Basílica de Santa María del Mar. Shopping galore Shopping a Barcellona non è necessariamente sinonimo di vasche lungo il prestigioso Passeig de Gràcia, ammirando le vetrine di Versace, Gucci, Armani, Prada e Louis Vuitton. Quando piove ci sono validissime alternative indoor, tra cui: Arenas de Barcelona, un ultramoderno centro commerciale con caratteristica facciata di mattoni rossi e una vasta gamma di negozi, ristoranti e sale cinematografiche; Centro Comercial Diagonal Mar, un enorme megastore a pochi passi da Platja de Llevant, con tre piani per accontentare tutti, da chi cerca una matita da 50 centesimi a chi punta ad accessori griffati; La Maquinista, nel quartiere di Sant Andreu, uno dei più grandi centri commerciali dell’intera Spagna, con oltre 200 negozi, sale cinematografiche e un’ampia area ristorativa. Affacciato su Port Vell si trova anche Maremagnum. Come suggerisce il nome, si tratta di un immenso, gargantuesco complesso votato al divertissement, in cui si trovano l’imperdibile acquario di Barcellona, un cinema gigantesco e una costellazione di bar, tavole calde e negozi di marca, tra cui Calvin Klein, Lacoste e Quiksilver. Arte, storia e cultura a volontà Un’attività piacevole, produttiva e culturalmente stimolante a cui dedicarsi nei giorni di pioggia è andare per musei e trascorrere qualche ora circondati da opere d’arte di grande valore. Quanto a istituzioni culturali, pinacoteche d’arte moderna e contemporanea e grandi raccolte di antichità, a Barna c’è letteralmente l’imbarazzo della scelta. Ne offriamo di seguito una breve panoramica: Museu d'Art Contemporani de Barcelona (MACBA), nel cuore di El Raval, con opere di Alexander Calder, Jean-Michel Basquiat, Juan Muñoz e le Guerrilla Girls; Museu Picasso, nel quartiere di El Born, dove potrai ammirare i luoghi in cui il genio andaluso trascorse la sua gioventù; Museu Europeu d'Art Modern (MEAM), dedicato all'arte figurativa contemporanea e moderna; Museo Egizio di Barcellona, tra i più completi istituti museali in Europa dedicati alle antiche civiltà egiziane, con gioielli antichi, sarcofagi e reperti funerari riccamente decorati; Museu d'Història de Catalunya, dedicato, per l’appunto, alla storia della Catalogna, con una vasta collezione di manufatti, documenti storici e pregiate testimonianze che raccontano gli eventi chiave della storia catalana dalla preistoria ai giorni nostri; Museu de la Música, dove potrai ripercorrere la storia della musica dai tempi delle antiche civiltà ai giorni nostri; Moco Museum, un’istituzione indipendente che espone opere d'arte moderna e contemporanea di artisti del calibro di Andy Warhol, Salvador Dalí e Keith Haring, padri rispettivamente della pop art, del surrealismo e della street art; CosmoCaixa, un innovativo museo dedicato alla scienza, con percorsi interattivi che raccontano l’origine del cosmo, sale dedicate all’evoluzione della specie e fedeli ricostruzioni di ecosistemi naturali. A Barcellona ti attendono anche il Big Fun Museum, 2500 metri quadri di case sottosopra, vasche con palline colorate e bizzarri labirinti, e il Museo de las Ilusiones, con una settantina di macro dipinti in 3D, installazioni immersive, illusioni ottiche e paradossi visivi e prospettici che ti faranno dubitare della tua stessa percezione. Per trascorrere qualche ora di spasso supremo in attesa che si plachi il diluvio universale, puoi anche visitare il famoso Museu de Cera di Barcellona, ospitato in un maestoso edificio neoclassico alla fine della Rambla. Qui potrai fare un selfie con Picasso, Don Chisciotte o Yasser Arafat. O, se preferisci, con Chewbecca, Albert Einstein o Leo Messi. La bizzarra collezione comprende oltre 150 riproduzioni in cera di celebrity, star del cinema, supereroi e personaggi di Guerre stellari. Risparmia tiempo y dinero a Barcellona con Go City® Come vedi, il sole che splende alto nel cielo non è necessariamente una condicio sine qua non per trascorrere un piacevole weekend a Barcellona. E ci sono buone notizie. Oltre a dribblare abilmente la pioggia puoi anche ottenere un inestimabile risparmio di tempo e denaro sul tuo piano di viaggio affidandoti a Go City®. Offriamo un ampio ventaglio di attrazioni da visitare ed esperienze da vivere, sia all'aperto che al coperto, a prezzi sicuramente più convenienti rispetto all’acquisto dei singoli biglietti.
Jessica Maggi
Una settimana a Barcellona
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Mappa dell'itinerario di una settimana a Barcellona e dintorni

Languidamente adagiata tra i monti e il Mediterraneo, la città di Antoni Gaudì, Joan Miró e Salvador Dalí è una meraviglia che aspetta di essere conosciuta a fondo, dedicando la dovuta attenzione anche alle attrazioni meno mainstream, ai musei di nicchia e ai quartieri meno turistici. Con qualche giorno in più a disposizione, si può anche ampliare il raggio d’azione ai dintorni della Ciutat Comtal. Ma senza lasciare nulla al caso. Giammai! E per questo ci siamo noi a guidarti! Da incantarsi al cospetto della Sagrada Família e Casa Batlló a camminare sul soffitto a testa in giù al Big Fun Museum, ti accompagniamo in un sensazionale tour di una settimana a Barcellona. 1° giorno: Vamos de tapas! Il primo giorno ce la si prende comoda. Una volta posati i bagagli in hotel, potresti fare due passi nel reticolo di vicoli del pittoresco Barrio Gótico, fermarti in una delle tante taperias e gustare deliziosi pinchos e tapas. Serviti come aperitivo o antipasto, si tratta di sfiziose mini porzioni di specialità tipiche della cultura gastronomica iberica. Preparati, quindi, a un trionfo di olive, pomodori, peperoni, zucchine, jamón, gamberi, polpo, cannolicchi e calamari. Tapear significa proprio questo: passare con leggiadra nonchalance da un tapas bar all'altro, sorseggiando vini locali, ottima sangría e cerveza artesanal. Hai ancora un certo languorino? Con un tour gastronomico a La Barceloneta avrai l’honor, il placer e il privilegio di esplorare l’antico quartiere di pescatori in compagnia di una guida del posto che ti condurrà in un esclusivo viaggio sensoriale nella tradizione della cucina catalana, accompagnandoti nelle migliori taperie, bodegas, taverne storiche e osterie gastronomiche. 2° giorno: Tour dell’architettura modernista Il secondo giorno è interamente dedicato alle forme sinuose, alle oniriche facciate e alle curiose figure in pietra e laterizio che compongono i grandi capolavori modernisti che definiscono l’identità di Barcellona. Stiamo parlando di, rullo di tamburi: Sagrada Família, straordinaria opera incompiuta del celebre architetto catalano Antoni Gaudí, padre di un’arte edificatoria che non segue la geometria euclidea; Casa Batlló, sommo capolavoro del modernismo catalano fatto di ceramica, pietra e ferro forgiato, con tetto ad arco ricoperto da tegole che imitano le squame di un rettile; Parc Güell, sulla collina del Carmel nel quartiere La Salut, nella parte settentrionale della ciudad; La Pedrera, sul Passeig de Gràcia, dall’insolito aspetto grezzo, apparentemente modellato dagli agenti atmosferici; Casa Vicens, nel quartiere di Gràcia, con pattern decorativi che richiamano l'influenza arabeggiante; Recinte Modernista Sant Pau, un complesso Art Nouveau sontuosamente decorato con azulejos, archi e padiglioni originali; Casa Amatller, gioiello realizzato dall'architetto modernista Josep Puig i Cadafalch. Queste incantevoli gemme architettoniche possono essere raggiunte a piedi, in taxi o con i mezzi pubblici ma, per ottimizzare il tempo, suggeriamo di optare per un tour a bordo degli iconici autobus a due piani con ingegnosa formula hop-on hop-off, una soluzione estremamente comoda per esplorare la ciudad. Hai ragione, può sembrare una scelta turistica convenzionale, ma, in termini pratici, offre la comodità di raggiungere le attrazioni clou senza preoccuparsi degli spostamenti. Puoi scendere e salire liberamente a ognuna delle fermate dell’itinerario per approfondire la visita della Sagrada Família, Parc Güell, Casa Batlló e le opere di tuo interesse. 3° giorno: Visita del casco antiguo de la ciudad Per il terzo giorno preparati a fare un viaggio… nel tempo. Beh, più o meno, dato che l'idea è di esplorare i quartieri più antichi della ciudad, che lasciano ancora intravedere i tempi grandiosi in cui Barcellona rivaleggiava con la nostra Zêna per il dominio sul Mediterraneo. Il cosiddetto casco antiguo de Barcelona, chiamato Ciutat Vella in lingua catalana, ancora conserva la sua anima medievale. Dopo aver percorso Carrer Montcada, con la sua successione di palacios barocchi e rinascimentali, non mancare di fare una foto alla splendida Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia, massima espressione dello stile gotico catalano. Completa il quadro il Mercat de la Boqueria, storico mercato alimentare coperto, ospitato in un edificio in stile modernista lungo la Rambla. Addentrati in questo brioso mondo di voci, sapori e aromi per conoscere il lato più autentico, spontaneo e verace della ciudad. 4° giorno: Visita dei musei più interessanti di Barna Il quarto giorno è dedicato all’arricchimento culturale. Quanto a musei, gallerie d’arte e grandi raccolte di antichità, nella Ciutat Comtal c’è letteralmente l’imbarazzo della scelta. L'offerta culturale del capoluogo catalano è talmente vasta che sarebbe impossibile coprirla tutta in un solo giorno. Per questo abbiamo selezionato quelli che, a nostro avviso, sono i musei più interessanti della città in modo che tu possa includere nel tuo itinerario quelli più in linea con i tuoi interessi. Si spazia dall’arte alla storia, dalla scienza alla musica e non solo: Museu Picasso, nel quartiere di El Born, dove potrai ammirare i luoghi in cui il genio andaluso trascorse la sua gioventù; Museo Egizio di Barcellona, tra i più completi istituti museali in Europa dedicati alle antiche civiltà egiziane, con gioielli antichi, sarcofagi e reperti funerari riccamente decorati; Museu d'Història de Catalunya, dedicato, per l’appunto, alla storia della Catalogna, con una vasta collezione di manufatti, documenti storici e pregiate testimonianze che raccontano gli eventi chiave della storia catalana dalla preistoria ai giorni nostri; Museu de la Música, dove potrai ripercorrere la storia della musica dai tempi delle antiche civiltà ai giorni nostri; Moco Museum, un’istituzione indipendente che espone opere di artisti del calibro di Andy Warhol, Salvador Dalí e Keith Haring, padri rispettivamente della pop art, del surrealismo e della street art; CosmoCaixa, un innovativo museo dedicato alla scienza, con percorsi interattivi che raccontano l’origine del cosmo, sale dedicate all’evoluzione della specie e fedeli ricostruzioni di ecosistemi naturali; Big Fun Museum, 2500 metri quadri di case sottosopra, bizzarri labirinti e vasche con palline colorate; Museo de las Ilusiones, con macro dipinti in 3D, installazioni immersive, illusioni ottiche e paradossi visivi e prospettici che ti faranno dubitare della tua stessa percezione. Puoi anche fare un selfie con Don Chisciotte, Picasso e Chewbecca al Museu de Cera di Barcellona, ospitato in un maestoso edificio neoclassico alla fine della Rambla. 5° giorno: Monastero benedettino di Santa Maria de Montserrat Chi ha deciso di fermarsi qualche giorno in più a Barcellona potrà ampliare il raggio d’azione ai dintorni della città. C’è tanto da vedere, tra cui il monastero benedettino di Santa Maria de Montserrat, noto luogo di culto mariano che abbacina gli occhi, li graffia con una bellezza disarmante. A circa un’ora e mezzo di distanza dalla metropoli catalana, il monastero fu fondato nell'anno Mille e ricostruito tra l’Ottocento e il Novecento. Vi risiedono decine di monaci ed è noto per custodire la sacra effigie della Vergine di Montserrat, la Moreneta. A piedi o con la funicolare puoi raggiungere la cappella di Santa Cova, situata all’interno dell’omonima grotta dove tale immagine fu rinvenuta. 6° giorno: Vamos a la playa, oh, oh, oh, oh, oh Barcellona è una delle pochissime mete in Europa a offrire tutti gli ingredienti per una vacanza completa, che coniughi mare, cultura, storia, arte e divertimento. La città è delimitata da uno splendido tratto costiero caratterizzato da ampie distese di soffice sabbia bionda. Letteralmente a due passi dal centro ci sono le spiagge più spettacolari, tra cui Platja de la Barceloneta, Platja de Sant Sebastià e la spiaggia di Bogatell, creata in occasione dei Giochi Olimpici del 1992. I lidi cittadini barcellonesi sono perlopiù ad accesso libero, con chioschi, beach bar e chiringuitos che assicurano in ogni momento bibite, gelati, frutta fresca e stuzzicherie. Non sei un tipo da spiaggia? Puoi concederti un po’ di meritato relax urbano dopo giorni di intensa attività culturale e turistica nel Parc de la Ciutadella, luogo di ritrovo prediletto per artistoidi alternativi, gruppi danzanti su musiche tribali e giovani aspiranti acrobati che si esercitano in equilibrio su corde tese tra gli alberi. In questo parco cittadino di 17 ettari potrai passeggiare tra le fresche frasche, rilassarti sulle sponde di un piccolo specchio d’acqua, leggere un libro all’ombra del monumentale Arc de Triomf in stile neomudéjar ed esplorare la zona in bicicletta o, meglio ancora, in segway autobilanciato. 7° giorno: Non lasciare nulla in sospeso Non volevamo che arrivasse mai, ma purtroppo è giunto l'ultimo giorno a Barcellona. Qué lástima. Hai vissuto esperienze straordinarie e c’è ancora spazio per il divertimento, la scoperta e l’arricchimento culturale. Puoi esplorare il meglio di tutte le regioni della Penisola Iberica, transitando in pochi istanti dall’Andalucía alla Cantabria a Poble Espanyol, ai piedi del Montjuïc, un museo en plein air dedicato all'architettura popolare spagnola, con realistiche ricostruzioni in scala di quelli che sono gli scorci più suggestivi delle città e dei borghi spagnoli. Gli appassionati di calcio saranno felici di visitare lo stadio Camp Nou, nel quartiere Les Corts, a ovest della città. È qui che gioca il Barcellona. Con una visita guidata avrai l’onore e il privilegio di accedere alle aree private, tra cui gli spogliatoi e il tunnel dei giocatori. Se ami gli animali, hai due opzioni: il giardino zoologico di Barcellona, nel cuore del Parc de la Ciutadella, e l’Aquàrium, il secondo acquario più grande d’Europa dopo l'Oceanogràfic de València. E se vuoi ammirare la Ciutat Comtal da una prospettiva inedita, non perderti una minicrociera panoramica sulle acque cristalline del Mediterraneo. 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Jessica Maggi

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