Sagrada Família, straordinario capolavoro dalla vertiginosa verticalità

Il monumento più conosciuto e visitato di Barcellona, la Sagrada Família è più di un’architettura. È uno straordinario, fantasioso capolavoro artistico ancora in divenire, nonché una grande testimonianza di fede.

Quando l’ultima torre centrale sarà completata, la costruzione di questa imponente, ciclopica, eccezionale basilica forse sarà conclusa. Il termine dei lavori per il monumentale Temple Expiatori de la Sagrada Família, questo il nome completo della mastodontica opera iniziata nel 1883, non ha ancora una data precisa. Una volta completata, la Sagrada Família di Barcellona diventerà la chiesa più alta del mondo, superando anche l’imponente cattedrale di Ulm in Germania. 

Conosciamo più da vicino questa meraviglia dell’architettura moderna.

Tappa imperdibile di un viaggio a Barcellona

 

La Sagrada Família merita di essere approfonditamente visitata non solo per la sua straordinaria valenza estetica e il suo inestimabile valore architettonico, ma anche per la particolarità di essere una struttura in costante divenire, di cui si hanno tracce evidenti dei cambiamenti che l'hanno interessata.

Suggeriamo di fare un giro intorno all’edificio, circondato da un recinto in cui svettano palme, gru, ponteggi e impalcature. Osservando la struttura è possibile individuare le diverse fasi costruttive, caratterizzate da colori, materiali e forme che rimandano ai vari progettisti, architetti e ingegneri che si sono succeduti in quasi 150 anni di lavori.

Nelle parti più nuove, come per esempio il volume a cupola della prima delle due sacrestie, si nota una variazione di colore. In origine si usava la pietra arenaria di Montjuïc, dal colore ambrato. Una volta esaurita la cava di questa pietra si dovette ricorrere all'uso di altri materiali con tonalità diverse e conci provenienti da edifici dismessi.

Il progetto della Sagrada Família

 

L'incarico di costruire un tempio dedicato alla Sacra Famiglia e a San Giuseppe fu inizialmente assegnato all’architetto spagnolo Francisco de Paula del Villar y Lozano, che, però, abbandonò praticamente subito l’opera a causa di accesi contrasti con il promotore del progetto. L’incarico fu assegnato al celebre architetto catalano Antoni Gaudí, allora trentunenne, che vi lavorò con zelo e dedizione per 45 anni, tanto da meritare il titolo di arquitecto de Dios.

L'edificio fu iniziato in stile neogotico ma, nelle mani di Gaudí, l’originario stile si fuse con l'Art Nouveau, dando vita a un’opera unica e inimitabile.

Il complesso può ospitare contemporaneamente 13.000 visitatori. Tuttavia, questa chiesa dalle dimensioni così mastodontiche da sembrare una cattedrale non può ufficialmente definirsi tale a causa della mancanza di una sede vescovile.

Storia travagliata della Sagrada Família

 

La storia della costruzione della Sagrada Família di Barcellona è molto travagliata. Forse il suo fascino è paradossalmente dato anche dalla sua storia turbolenta e dai suoi lunghissimi tempi di costruzione. La prima pietra, come accennato, fu posata nel lontano 1883.

Quando Gaudí morì nel 1926 in un tragico incidente, si stima che solo il 15% del progetto fosse stato realizzato. A succedergli alla testa dei lavori fu il suo assistente Domènec Sugrañes i Gras.

La costruzione, che già di per sé procedeva piuttosto a rilento, fu interrotta dalla Guerra Civile Spagnola del 1936-39. La maggior parte dei progetti, appunti, schizzi, planimetrie e modelli in gesso di Gaudí andò persa in un incendio. Ci vollero oltre 15 anni solo per ricomporre i frammenti del modello principale e tre generazioni di architetti per portare avanti l’opera.

L’edificio fu dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco nel 1984 e consacrato al culto religioso da Papa Benedetto XVI nel 2010.

Cosa rappresenta la Sagrada Família?

 

Uno dei monumenti più visitati del Vecchio Continente, la Sagrada Família è il simbolo più riconoscibile di Barcellona. Fu el arquitecto de Dios, a cui dobbiamo anche la realizzazione di Casa Batlló, Parc Güell e Casa Vicens, a deciderne la struttura monumentale, con la bellezza di diciotto torri, ognuna simboleggiante una diversa figura biblica.

Le tre facciate principali raccontano momenti importanti della storia del cristianesimo. Alla nascita di Gesù Cristo è dedicata la fachada del Nacimiento, alla sua morte e risurrezione la fachada de la Pasión e alla sua ascensione alla vita eterna la fachada de la Gloria.

Le tre porte principali rappresentano, invece:

  • la fede: Portal de la Fe, dedicato alla Virgen María;
  • la speranza: Portal de la Esperanza;
  • la carità: Portal de la Caridad.

La torre centrale, che una volta completata supererà i 170 metri di altezza, rappresenta Gesù che veglia sull’umanità, circondato da quattro torri affusolate che rappresentano gli evangelisti, dall’iconica forma che ricorda quella dei termitai. La torre absidale simboleggia la Vergine Maria e le dodici torri sulla facciata della Natività rappresentano gli apostoli.

 

L'interno della basilica ricorda un'enorme foresta, con colonne simili a ossa che si ramificano verso il soffitto. Anche la luce che entra dalle splendide vetrate di Joan Vila Grau assume un forte significato simbolico e di grande suggestione.

 

Consigliamo di visitare le torri aperte dell’edificio per ammirare, oltre a un panorama da mille e una notte di Barcellona, i dettagli delle guglie, i rosoni e le cuspidi di forma geometrica rivestite di ceramiche dai colori accesi, probabilmente influenzate dal cubismo.

 

Si scende poi nella grande cripta per visitare il Museo Gaudì, dove sono custoditi i disegni dei progetti originari, e il Museu del Temple Expiatori, che indaga la simbologia che ha dato forma alla basilica e le relative allegorie religiose.

Come raggiungere la Sagrada Família

 

La Sagrada Família sorge nel Carrer de Mallorca, un’ampia arteria stradale nel quartiere di Eixample, nella parte centrale della città, dove si trovano anche Casa Batlló e La Pedrera.

La Sagrada Família è una tappa della linea blu del Bus Turístic a due piani, con formula hop-on hop-off, che ti consente di scendere, visitare il monumento e riprendere comodamente la corsa quando vuoi, a qualsiasi fermata del circuito, alla volta di Parc Güell, dello stadio Nou Camp, del quartiere di El Raval e di tutte le altre attrazioni di Barcellona.

Con i mezzi pubblici, la basilica è raggiungibile in metropolitana con la linea L5 da Barcelona Sants e con la L2 dall’Avinguda del Paral·lel, dove parte anche la funicolare panoramica che porta a Montjuïc.

In autobus, le linee 19, 33, 34, D50, H10 e B24 fermano nei pressi della monumentale basilica. Dal molo, invece, consigliamo di prendere la navetta PortBus fino al Mirador de Colom, in fondo alla Rambla, e da lì prendere la linea L3 della metropolitana, scendere alla fermata Diagonal e prendere la sopraindicata linea L5 fino alla fermata Sagrada Família.

Visita guidata della Sagrada Família

 

Già ammirare dall’esterno questo capolavoro in tutta la sua vertiginosa, imponente verticalità è un’esperienza che vale l’intero viaggio a Barcellona. Con una visita guidata, un esperto d'arte ti illustrerà dettagliatamente la storia e la simbologia di questo grande capolavoro modernista creato dal genio catalano.

Consigli

Suggeriamo di pianificare la visita della Sagrada Família presto al mattino, quando il numero di visitatori è contenuto, o nel tardo pomeriggio, quando la luce che entra dalle vetrate crea riflessi incantevoli.

Si raccomanda un abbigliamento consono, con spalle e gambe coperte, benché non viga un vero e proprio divieto.

Si segnala che l’accesso alle torri aperte non è consentito ai bambini di età inferiore ai 6 anni.

Visita la Sagrada Família con Go City

 

Hai in programma un weekend a Barcellona? Con i pass di Go City potrai pianificare una visita guidata della Sagrada Família e molte altre attrazioni, tra cui Parc Güell, il Museu Picasso, il Barri Gòtic ed El Born, ottenendo un notevole risparmio rispetto all’acquisto dei singoli biglietti.

Jessica Maggi
Jessica Maggi
Scrittore/trice di viaggio freelance

Jessica è una copywriter freelance, molto mattiniera, un po’ stramba e oltremodo germofobica. Nel 2011 ha profeticamente lasciato un posto a tempo indeterminato per dedicarsi alla scrittura e, nel corso degli anni, ha avuto l’onore di collaborare con grandi nomi del calibro di Indeed, Furla, WeRoad, Berlitz, Grazia e MUSE Magazine. Si divide tra l’alto cremasco e le Alpi Orobiche e, quando non lavora, sicuramente la trovi che fa decluttering dell’armadio, si diletta ai fornelli o si inerpica ad alta quota con il suo beneamato loppide.

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Barcellona a febbraio, buena, bonita y barata più che mai

A Barcellona è raro avere i geloni alle mani e le stalattiti al naso anche in pieno inverno. È remoto il rischio di bufere di neve come a Nuova York, men che meno di piogge torrenziali come nel sud-est asiatico. Il suo elegante affaccio sul Mediterraneo, oltre a spiagge da favola a due passi dal centro, garantisce alla Ciutat Comtal un clima mite 12 mesi all’anno, con precipitazioni contenute, tanto sole e temperature mai troppo basse neanche nei giorni della merla. Insomma, un El Dorado dal tipico clima mediterraneo, con inverni miti e oltre 300 giorni di sole all'anno. Visitare Barcellona a febbraio, quindi, è una buena idea. Innanzitutto, i prezzi di voli, spostamenti e accommodation sono di sicuro più contenuti rispetto all’alta stagione, dettaglio non da poco. A febbraio, inoltre, la città non è troppo affollata di turisti. Ergo, potrai visitare la Sagrada Família, i capolavori di Gaudí e i musei di tuo interesse senza doverti fare largo a gomitate tra la folla e senza finire accidentalmente nei selfie di qualcun altro. In inverno non c’è il rischio che code interminabili, ressa, calca e afa rovinino un’esperienza che merita di essere vissuta al meglio. Ecco, quindi, i nostri consigli su cosa fare a Barcellona a febbraio. Fare il pieno di arte e cultura Capitale della comunidad autónoma de Catalunya, Barcellona vanta una proposta museale ampia, interessante e pionieristica, che richiama un gran numero di visitatori ogni anno. A febbraio avrai il privilegio di intraprendere interessanti viaggi nell’arte che ti arricchiranno culturalmente e nello spirito, senza doverti issare sulla schiena degli astanti per ammirare le opere esposte. Nel centralissimo quartiere del Raval ti attende il Museu de Arte Contemporanea de Barcelona (MACBA), un’istituzione culturale di prim’ordine, ospitata in una mastodontica struttura di vetro e pareti diafane progettata dall’architetto statunitense Richard Meier, che già di per sé rappresenta un’opera d’arte. Il museo custodisce una straordinaria collezione di opere d’arte moderna e installazioni che ti trasporteranno in una dimensione surreale. E c’è di più. Nell’ampio piazzale antistante l’ingresso potrai assistere alle acrobazie di skaters professionisti e non. Al Museo Moco di Barcellona, invece, potrai ammirare capolavori della pop art, del surrealismo e della street art. Qui sono esposte opere di, tieniti forte, Andy Warhol, Salvador Dalí e Keith Haring. E ancora, di Jean-Michel Basquiat, del fotografo e regista americano David LaChapelle, dell'artista giapponese Yayoi Kusama e di Bansky, tra i più importanti esponenti della street art contemporanea. Merita una visita approfondita anche il MEAM, Museu Europeu d’Art Modern, ospitato in un magnifico edificio gotico nel quartiere de La Ribera. Questo museo innovativo si ripropone di dare visibilità all’arte figurativa contemporanea, un genere artistico scarsamente rappresentato nella scena internazionale. Dopo aver fatto una passeggiata sul lungomare e intorno a Port Vell suggeriamo di visitare anche il Museu d’Història de Catalunya, ospitato nel Palau de Mar, un tempo adibito a magazzino portuale. Assistere alle sfilate di Carnevale Molto popolare in questo periodo dell’anno è il Carnevale di Barcellona, Carnestoltes in lingua locale, che prevede balli, feste e performance in tutta la città. L’apice dei festeggiamenti è rappresentato dalla Rua, una grande sfilata in costume che parte da Plaça d'Espanya, una delle piazze più significative della capitale catalana, e arriva al parco del Montjüic, che merita assolutamente una visita. Visitare con calma la Sagrada Família Fiore all’occhiello del patrimonio artistico del celebre architetto Antoni Gaudí, la Sagrada Família è il più grande tempio del modernisme català. A oltre un secolo dall’inizio dei lavori nel 1883, è ancora in costruzione. Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1984, questo straordinario capolavoro suscita meraviglia anche solo ammirandolo dall’esterno, in tutta la sua vertiginosa, imponente verticalità. Ma non ti accontentare. Chi s'accontenta gode così così. A febbraio avrai il privilegio di poter visitare approfonditamente questa meraviglia dell’architettura moderna insieme a una guida che ti condurrà al suo interno e ti racconterà nel dettaglio interessanti aneddoti sulla sua storia, senza code, ressa, calca e caos. Visitare Casa Batlló e La Pedrera senza folla Una delle più originali espressioni della genialità catalana, l’iconica Casa Batlló di Antoni Gaudí, con le linee morbide della sua facciata variopinta e le tegole del tetto ondulato che imitano deliberatamente le squame di un rettile, è patrimonio mondiale dell’Unesco e una tappa obbligata quando si visita la Ciutat Comtal. In estate ci sono perennemente lunghi schieramenti di turisti accaldati in attesa davanti all’ingresso, ma a febbraio le code sono ridotte al minimo perfino nei fine settimana. Potrai visitare con calma questa caleidoscopica meraviglia e dedicarle il tempo che merita. Lungo il prestigioso Passeig de Gràcia si trova anche Casa Milà, un altro grande capolavoro di Gaudí, comunemente detta La Pedrera per la sua irregolare facciata in pietra calcarea ondulata che ricorda, appunto, una cava. Anche qui a febbraio il numero di visitatori è contenuto e potrai visitare con calma gli interni progettati da Gaudí e il tetto con comignoli dalle forme insolite, da cui ammirare lo skyline barcellonese. Visitare CosmoCaixa Barcellona si sta affermando nel panorama europeo come una meta capace di offrire proposte turistiche diversificate e destagionalizzate legate alla scienza e all’innovazione. Tra queste la possibilità di visitare CosmoCaixa, un innovativo museo dedicato alla scienza, con percorsi interattivi che raccontano l’origine del cosmo, sale dedicate all’evoluzione della specie e fedeli ricostruzioni di ecosistemi naturali. Esplorare lo storico birrificio Estrella Damm Dal 1876 la famosa cerveza catalana Estrella Damm viene prodotta attenendosi alla ricetta originale creata dal fondatore August K. Damm. I mastri birrai si occupano di ogni fase della produzione di questa straordinaria birra mediterranea molto apprezzata a ogni latitudine. In occasione del tuo viaggio a Barcellona a febbraio potrai visitare il birrificio Estrella Damm e terminare l'esperienza con una degustazione di diverse varietà di questa birra ambrata, apprezzata in tutto il mondo. Vedrai come veniva prodotta alle sue origini e visiterai le diverse aree della fabbrica, ripercorrendo il processo di produzione e la storia di questo celebre marchio. Al termine della visita potrai assaggiare diverse varietà di questa straordinaria birra mediterranea e imparerai a conoscerne le proprietà e gli ingredienti naturali, quali malto, riso e luppolo. Mostre interattive ed esperienze virtuali in 3D e 4D A Barcellona puoi intraprendere un viaggio interattivo in 4D alla scoperta dei capolavori di Gaudí che punteggiano l’elegante quartiere L’Eixample. Si tratta di una mostra interattiva che, grazie alla realtà aumentata e all'intelligenza artificiale, racconta la vita, le creazioni e l’eredità artistica del grande architetto catalano. Si tratta di un nuovo approccio immersivo che combina l'incanto delle forme e dei colori con la dimensione sensoriale e la tecnologia, stabilendo una narrazione a più livelli. Puoi anche visitare il quartiere ebraico e l'antica sinagoga. In questo caso il coinvolgimento percettivo è fatto di proiezioni immersive ed esperienze virtuali in 3D. Potrai anche fruire di una mappa per esplorare i luoghi più significativi del quartiere ebraico. Scervellarsi in una escape room A due passi dalla Sagrada Família ti attende un’esclusiva escape room di 400 metri quadri in cui divertirti risolvendo enigmi basati su eventi realmente accaduti a Barcellona nei primi del Novecento. Avrai 60 minuti di tempo per trovare indizi, decifrare codici e risolvere misteri per sbloccare le diverse tappe del percorso, procedere nel gioco e infine riuscire a fuggire. Gambe sotto il tavolo Barcellona è anche tempio del gusto per gli amanti della paella, del bacalao a la catalana, delle tapas e delle tante squisitezze gastronomiche generalmente associate al mondo iberico. Suggeriamo, inoltre, di visitare il Mercat de la Boqueria, un mercato alimentare coperto situato lungo la Rambla, dove stand e bancarelle servono specialità preparate con i migliori ingredienti locali. Visita Barcellona a febbraio con Go City Con i pass di Go City potrai visitare queste e altre attrazioni di Barcellona, tra cui per esempio l’Aquàrium e l'iconico stadio Nou Camp, oltre agli intramontabili evergreen come Parc Güell e Casa Vicens. Sarà una memorabile vacanza invernale.
Jessica Maggi
Jessica Maggi
Una settimana a Barcellona
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Mappa dell'itinerario di una settimana a Barcellona e dintorni

Languidamente adagiata tra i monti e il Mediterraneo, la città di Antoni Gaudì, Joan Miró e Salvador Dalí è una meraviglia che aspetta di essere conosciuta a fondo, dedicando la dovuta attenzione anche alle attrazioni meno mainstream, ai musei di nicchia e ai quartieri meno turistici. Con qualche giorno in più a disposizione, si può anche ampliare il raggio d’azione ai dintorni della Ciutat Comtal. Ma senza lasciare nulla al caso. Giammai! E per questo ci siamo noi a guidarti! Da incantarsi al cospetto della Sagrada Família e Casa Batlló a camminare sul soffitto a testa in giù al Big Fun Museum, ti accompagniamo in un sensazionale tour di una settimana a Barcellona. 1° giorno: Vamos de tapas! Il primo giorno ce la si prende comoda. Una volta posati i bagagli in hotel, potresti fare due passi nel reticolo di vicoli del pittoresco Barrio Gótico, fermarti in una delle tante taperias e gustare deliziosi pinchos e tapas. Serviti come aperitivo o antipasto, si tratta di sfiziose mini porzioni di specialità tipiche della cultura gastronomica iberica. Preparati, quindi, a un trionfo di olive, pomodori, peperoni, zucchine, jamón, gamberi, polpo, cannolicchi e calamari. Tapear significa proprio questo: passare con leggiadra nonchalance da un tapas bar all'altro, sorseggiando vini locali, ottima sangría e cerveza artesanal. Hai ancora un certo languorino? Con un tour gastronomico a La Barceloneta avrai l’honor, il placer e il privilegio di esplorare l’antico quartiere di pescatori in compagnia di una guida del posto che ti condurrà in un esclusivo viaggio sensoriale nella tradizione della cucina catalana, accompagnandoti nelle migliori taperie, bodegas, taverne storiche e osterie gastronomiche. 2° giorno: Tour dell’architettura modernista Il secondo giorno è interamente dedicato alle forme sinuose, alle oniriche facciate e alle curiose figure in pietra e laterizio che compongono i grandi capolavori modernisti che definiscono l’identità di Barcellona. Stiamo parlando di, rullo di tamburi: Sagrada Família, straordinaria opera incompiuta del celebre architetto catalano Antoni Gaudí, padre di un’arte edificatoria che non segue la geometria euclidea; Casa Batlló, sommo capolavoro del modernismo catalano fatto di ceramica, pietra e ferro forgiato, con tetto ad arco ricoperto da tegole che imitano le squame di un rettile; Parc Güell, sulla collina del Carmel nel quartiere La Salut, nella parte settentrionale della ciudad; La Pedrera, sul Passeig de Gràcia, dall’insolito aspetto grezzo, apparentemente modellato dagli agenti atmosferici; Casa Vicens, nel quartiere di Gràcia, con pattern decorativi che richiamano l'influenza arabeggiante; Recinte Modernista Sant Pau, un complesso Art Nouveau sontuosamente decorato con azulejos, archi e padiglioni originali; Casa Amatller, gioiello realizzato dall'architetto modernista Josep Puig i Cadafalch. Queste incantevoli gemme architettoniche possono essere raggiunte a piedi, in taxi o con i mezzi pubblici ma, per ottimizzare il tempo, suggeriamo di optare per un tour a bordo degli iconici autobus a due piani con ingegnosa formula hop-on hop-off, una soluzione estremamente comoda per esplorare la ciudad. Hai ragione, può sembrare una scelta turistica convenzionale, ma, in termini pratici, offre la comodità di raggiungere le attrazioni clou senza preoccuparsi degli spostamenti. Puoi scendere e salire liberamente a ognuna delle fermate dell’itinerario per approfondire la visita della Sagrada Família, Parc Güell, Casa Batlló e le opere di tuo interesse. 3° giorno: Visita del casco antiguo de la ciudad Per il terzo giorno preparati a fare un viaggio… nel tempo. Beh, più o meno, dato che l'idea è di esplorare i quartieri più antichi della ciudad, che lasciano ancora intravedere i tempi grandiosi in cui Barcellona rivaleggiava con la nostra Zêna per il dominio sul Mediterraneo. Il cosiddetto casco antiguo de Barcelona, chiamato Ciutat Vella in lingua catalana, ancora conserva la sua anima medievale. Dopo aver percorso Carrer Montcada, con la sua successione di palacios barocchi e rinascimentali, non mancare di fare una foto alla splendida Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia, massima espressione dello stile gotico catalano. Completa il quadro il Mercat de la Boqueria, storico mercato alimentare coperto, ospitato in un edificio in stile modernista lungo la Rambla. Addentrati in questo brioso mondo di voci, sapori e aromi per conoscere il lato più autentico, spontaneo e verace della ciudad. 4° giorno: Visita dei musei più interessanti di Barna Il quarto giorno è dedicato all’arricchimento culturale. Quanto a musei, gallerie d’arte e grandi raccolte di antichità, nella Ciutat Comtal c’è letteralmente l’imbarazzo della scelta. L'offerta culturale del capoluogo catalano è talmente vasta che sarebbe impossibile coprirla tutta in un solo giorno. Per questo abbiamo selezionato quelli che, a nostro avviso, sono i musei più interessanti della città in modo che tu possa includere nel tuo itinerario quelli più in linea con i tuoi interessi. Si spazia dall’arte alla storia, dalla scienza alla musica e non solo: Museu Picasso, nel quartiere di El Born, dove potrai ammirare i luoghi in cui il genio andaluso trascorse la sua gioventù; Museo Egizio di Barcellona, tra i più completi istituti museali in Europa dedicati alle antiche civiltà egiziane, con gioielli antichi, sarcofagi e reperti funerari riccamente decorati; Museu d'Història de Catalunya, dedicato, per l’appunto, alla storia della Catalogna, con una vasta collezione di manufatti, documenti storici e pregiate testimonianze che raccontano gli eventi chiave della storia catalana dalla preistoria ai giorni nostri; Museu de la Música, dove potrai ripercorrere la storia della musica dai tempi delle antiche civiltà ai giorni nostri; Moco Museum, un’istituzione indipendente che espone opere di artisti del calibro di Andy Warhol, Salvador Dalí e Keith Haring, padri rispettivamente della pop art, del surrealismo e della street art; CosmoCaixa, un innovativo museo dedicato alla scienza, con percorsi interattivi che raccontano l’origine del cosmo, sale dedicate all’evoluzione della specie e fedeli ricostruzioni di ecosistemi naturali; Big Fun Museum, 2500 metri quadri di case sottosopra, bizzarri labirinti e vasche con palline colorate; Museo de las Ilusiones, con macro dipinti in 3D, installazioni immersive, illusioni ottiche e paradossi visivi e prospettici che ti faranno dubitare della tua stessa percezione. Puoi anche fare un selfie con Don Chisciotte, Picasso e Chewbecca al Museu de Cera di Barcellona, ospitato in un maestoso edificio neoclassico alla fine della Rambla. 5° giorno: Monastero benedettino di Santa Maria de Montserrat Chi ha deciso di fermarsi qualche giorno in più a Barcellona potrà ampliare il raggio d’azione ai dintorni della città. C’è tanto da vedere, tra cui il monastero benedettino di Santa Maria de Montserrat, noto luogo di culto mariano che abbacina gli occhi, li graffia con una bellezza disarmante. A circa un’ora e mezzo di distanza dalla metropoli catalana, il monastero fu fondato nell'anno Mille e ricostruito tra l’Ottocento e il Novecento. Vi risiedono decine di monaci ed è noto per custodire la sacra effigie della Vergine di Montserrat, la Moreneta. A piedi o con la funicolare puoi raggiungere la cappella di Santa Cova, situata all’interno dell’omonima grotta dove tale immagine fu rinvenuta. 6° giorno: Vamos a la playa, oh, oh, oh, oh, oh Barcellona è una delle pochissime mete in Europa a offrire tutti gli ingredienti per una vacanza completa, che coniughi mare, cultura, storia, arte e divertimento. La città è delimitata da uno splendido tratto costiero caratterizzato da ampie distese di soffice sabbia bionda. Letteralmente a due passi dal centro ci sono le spiagge più spettacolari, tra cui Platja de la Barceloneta, Platja de Sant Sebastià e la spiaggia di Bogatell, creata in occasione dei Giochi Olimpici del 1992. I lidi cittadini barcellonesi sono perlopiù ad accesso libero, con chioschi, beach bar e chiringuitos che assicurano in ogni momento bibite, gelati, frutta fresca e stuzzicherie. Non sei un tipo da spiaggia? Puoi concederti un po’ di meritato relax urbano dopo giorni di intensa attività culturale e turistica nel Parc de la Ciutadella, luogo di ritrovo prediletto per artistoidi alternativi, gruppi danzanti su musiche tribali e giovani aspiranti acrobati che si esercitano in equilibrio su corde tese tra gli alberi. In questo parco cittadino di 17 ettari potrai passeggiare tra le fresche frasche, rilassarti sulle sponde di un piccolo specchio d’acqua, leggere un libro all’ombra del monumentale Arc de Triomf in stile neomudéjar ed esplorare la zona in bicicletta o, meglio ancora, in segway autobilanciato. 7° giorno: Non lasciare nulla in sospeso Non volevamo che arrivasse mai, ma purtroppo è giunto l'ultimo giorno a Barcellona. Qué lástima. Hai vissuto esperienze straordinarie e c’è ancora spazio per il divertimento, la scoperta e l’arricchimento culturale. Puoi esplorare il meglio di tutte le regioni della Penisola Iberica, transitando in pochi istanti dall’Andalucía alla Cantabria a Poble Espanyol, ai piedi del Montjuïc, un museo en plein air dedicato all'architettura popolare spagnola, con realistiche ricostruzioni in scala di quelli che sono gli scorci più suggestivi delle città e dei borghi spagnoli. Gli appassionati di calcio saranno felici di visitare lo stadio Camp Nou, nel quartiere Les Corts, a ovest della città. È qui che gioca il Barcellona. Con una visita guidata avrai l’onore e il privilegio di accedere alle aree private, tra cui gli spogliatoi e il tunnel dei giocatori. Se ami gli animali, hai due opzioni: il giardino zoologico di Barcellona, nel cuore del Parc de la Ciutadella, e l’Aquàrium, il secondo acquario più grande d’Europa dopo l'Oceanogràfic de València. E se vuoi ammirare la Ciutat Comtal da una prospettiva inedita, non perderti una minicrociera panoramica sulle acque cristalline del Mediterraneo. Trai il massimo dalla tua vacanza a Barcellona con Go City® Queste e molte altre attrazioni ti attendono a Barcellona, visitabili a prezzo ridotto con Go City®.
Jessica Maggi
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