Parigi a settembre
Jessica Maggi

Fuga di fine estate a Parigi a settembre, la città dei flâneur

Si dice che nessuna città al mondo possa competere con lo charme della Ville Lumière affermazione che, obiettivamente, corrisponde al vero. C'è sempre una nuova boutique, una nuova pâtisserie, una nuova istituzione culturale da scoprire. Parigi è una città costantemente in evoluzione ma che, al contempo, sembra non cambiare mai, fissa in un tempo tutto suo. Convieni avec moi? Ebbene, ti sveliamo i (tanti) indirizzi che fanno eco alla tradizione tutta francese della rentrée, quando a settembre si rientra dalle vacanze estive, pronti a ritrovare il ritmo cittadino. Da uscire a piedi en ville a deliziare le papille gustative con le creazioni di una sopraffina arte dolciaria, ecco i nostri consigli su cosa fare a Parigi a settembre.

Respirare la magia della Belle Époque a Montmartre

Parigi a settembre

Con il suo fermento artistico e la sua atmosfera squisitamente bohémienne, l’elegante quartiere di Montmartre, dominato dall’alto dalla Basilica del Sacro Cuore dal diafano, squillante nitore, trasmette allegria ed entusiasmo. È proprio qui che artisti del calibro di Eugène Delacroix, Vincent Van Gogh e Pablo Picasso cercarono (e trovarono) nuova linfa creativa.

Ci sono molti modi per scoprire Montmartre e il migliore è a piedi, aggirandosi oziosamente per il suo fitto reticolo di vicoli acciottolati e piazze animate. Flâner significa proprio questo: passeggiare senza fretta, osservando il paesaggio urbano e assaporando le piacevoli sensazioni che dona.

Qui potrai visitare alcuni dei luoghi clou della cité de la vie en rose, quali il leggendario Moulin Rouge e la candida Basilica del Sacro Cuore dallo stile eclettico. Circa 300 scalini permettono di raggiungere la cupola panoramica, da cui potrai ammirare la Ville Lumière in tutta la sua abbacinante bellezza da una prospettiva privilegiata. 

Deliziare le papille gustative con meravigliose creazioni di una sopraffina arte dolciaria

Parigi a settembre

È très difficile girare per la Ville Lumière senza cedere alla tentazione di entrare in una delle miriadi di pâtisserie, boulangerie, crêperie ed épicerie che fiancheggiano le sue eleganti strade. La creatività di Parigi si manifesta anche attraverso le forme di una sopraffina arte dolciaria.

Inizia, quindi, la giornata con un petit déjeuner mica tanto petit nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés sulla rive gauche. Il Café Louise, leggendario luogo di incontro delle figure di spicco del panorama artistico e letterario parigino dell’Ottocento e Novecento, conquista il palato dei parigini ogni mattina con croissant delicatamente croccanti e café au lait tipicamente francese.

C’è poi il Bistro Marbeuf, a due passi dagli Champs-Élysées, che serve le migliori crêpe con cioccolato, marmellata di frutta e altre farciture sfiziose. Ma converrai con me che tra le massime vette della pasticceria francese spicchino i macaron, invitanti e golosi q.b. da deliziare occhi e palato. Ebbene, nell’elegante brasserie La Mère Catherine nel quartiere di Montmartre ti attende una succulenta selezione di macaron squisiti all’assaggio e bellissimi da guardare, con invitanti nuance che spaziano audacemente dall’ottanio al tangerine ipervitaminico.

Sfondarsi di soupe à l'oignon nei piccoli bistrot per veri intenditori

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Raffinata e creativa, la cucina francese è stata inserita nella lista del patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco nel 2010. Nel tuo prossimo city break parigino di fine estate, omaggiati con un pranzo o una cena nei più esclusivi bistrot della capitale francese. Uno di questi è Le Moulin de la Galette, nella raffinata cornice di Montmartre, dove si possono assaggiare i grandi classici della cucina francese, come le escargot Bourgogne e la soupe gratinée à l'oignon: sensazionale.

Si è accolti da uno stesso estro di sapori e saperi nell’elegante ristorante Au Cadet de Gascogne di Place du Tertre, che per questo rentrée di settembre presenta un menù esclusivo, con bœuf à la Bourguignonne, rôti de saumon e altre prelibatezze parigine. Consiglio spassionato: tieni un po’ di spazio per i dolci fatti in casa, tra cui la crème brulée e la torta fudge al cioccolato con crema pasticcera.

Fare un viaggio nel tempo a Le Marais, un quartiere tanto storico quanto iconico

Parigi a settembre

Storia, tradizione, modernità e cambiamento si fondono nel quartiere di Le Marais, sulla riva destra della Senna, tra il 3° e il 4° arrondissement. Si tratta di un affascinante quartiere parigino che, forse più di ogni altro, ha saputo mantenere un equilibrio pressoché perfetto tra antico e moderno, tra passato e presente, preservando la sua tipicità senza lasciarsi radicalmente rivoluzionare dalle trasformazioni architettoniche dell’Ottocento.

Passeggiare per i vicoli suggestivi di Le Marais e, in particolare, la lussuosa Place des Vosges, è come tornare nella Parigi del passato, tra botteghe artigiane, gallerie d’arte, negozi di antiquariato, storiche pâtisserie e atelier di giovani stilisti.

Se da un lato Place des Vosges è il volto della Parigi più antica, dall’altro il Centre national d'art et de culture Georges-Pompidou, il più grande museo d'arte moderna in Europa, rappresenta l’innovazione, l’avanguardia. Emblema di una rivoluzione architettonica che affonda le radici negli anni Cinquanta, il Centre Pompidou è l’esempio calzante di come la modernità possa coesistere in perfetta armonia con la storia e la tradizione. Si tratta di un’imponente struttura in acciaio avvolta da scale mobili e tubi variopinti, progettata negli anni Settanta dall’architetto genovese Renzo Piano. Al suo interno trovano dimora migliaia di opere d’arte moderna e contemporanea, tra cui capolavori di Matisse, Chagall, Braque, Kandinskij e Duchamp, l'inventore dell'arte concettuale. La grande struttura ospita anche una biblioteca, sale teatrali e cinematografiche e il centro IRCAM per la ricerca musicale.

Nel quartiere di Le Marais merita una visita anche il Musée des arts et Métiers, ospitato in uno splendido palazzo settecentesco con migliaia di modellini e macchinari. E c’è di più. Qui è esposto il pendolo sferico utilizzato dal fisico francese Léon Foucault nel 1851 nel Panthéon de Paris per dare dimostrazione empirica della rotazione terrestre, cambiando per sempre il corso della storia.

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